” L’aspetto delle cose varia a seconda delle emozioni, e cosi noi vediamo magia e bellezza in loro, ma in realtà magia e bellezza sono in noi. ” (Gibran)
Un antichissimo racconto cinese narra di un contadino che viveva in un povero villaggio di campagna ed era considerato molto ricco perché possedeva un cavallo per arare la terra e per trasportare oggetti.
Un giorno il cavallo scappò e tutti i vicini esclamarono: “Che disgrazia!”, ma il contadino disse semplicemente: “Forse…”.
Alcuni giorni dopo il cavallo ritornò, portandosene dietro altri due, e tutti i vicini si rallegrarono della buona fortuna del contadino, ma egli disse semplicemente: “Forse…”.
Il giorno seguente il figlio del contadino cercò di salire in groppa a uno dei cavalli; il cavallo lo fece cadere e il ragazzo si ruppe una gamba.
Tutti i vicini manifestarono nuovamente al contadino il loro dispiacere per la disgrazia che gli era toccata, ma nuovamente il contadino disse: “Forse…”.
La settimana successiva, vennero al villaggio dei funzionari governativi in cerca di uomini da mandare sotto le armi. Costoro scartarono il figlio del contadino, perché aveva una gamba rotta.
Quando i vicini si rallegrarono della sua fortuna, il contadino rispose:”Forse…”.
(tratto da ‘Bandler e Grinder – La ristrutturazione’)
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